Il sistema territoriale
sviluppa le linee di intervento per l’assetto insediativo, variamente integrato, con
scenari basati sulla definizione degli obiettivi, sull'analisi delle tendenze spontanee in
atto e sull'individuazione delle azioni necessarie alla correzione degli sviluppi non
desiderati. In linea generale dunque le politiche territoriali risultano definite senza
l'apposizione di particolari vincoli puntuali, bensì mediante la formulazione di
indirizzi cogenti, ma flessibili per la pianificazione locale.
In particolare le indicazioni di Piano prioritarie, nell’ambito di
uno sviluppo policentrico, sono tese a:
- orientare la localizzazione di nuova capacità insediativa residenziale e produttiva,
eccedente il dimostrato fabbisogno locale dei Comuni, in funzione del ruolo giocato dai
diversi centri nell’assetto delineato dallo schema strutturale del Piano (vocazioni
territoriali e scenari di progetto);
- prevedere quale compito prioritario degli strumenti urbanistici comunali, rispetto alla
individuazione di nuove aree di espansione dei centri ordinatori, l'analisi e la
riprogettazione urbanistica delle aree dismesse o di recupero;
- evitare la localizzazione di nuove aree di espansione residenziale e produttiva nei
territori dei Comuni non provvisti di sistemi di smaltimento e depurazione dei rifiuti
liquidi e solidi coerenti con le normative vigenti e con la pianificazione provinciale;
- favorire la localizzazione delle nuove aree in modo preferenziale rispetto al sistema
delle infrastrutture a rete e di impianti tecnologici, anche al di fuori dei corridoi
intermodali esistenti;
- definire criteri metodologici omogenei per il calcolo del fabbisogno residenziale e
produttivo locale e per la determinazione effettiva degli standards urbanistici;
- delineare un sistema di offerta di servizi e aree produttive di rango provinciale,
strategicamente localizzati rispetto alla rete infrastrutturale, qualitativamente e
quantitativamente idonee a scala nazionale e/o internazionale ed a convogliare verso
l’ambito provinciale nuove iniziative economiche;
- salvaguardare le invarianti del paesaggio rurale/agrario quali componenti essenziali
delle Unità di Paesaggio Infraregionali con particolare riferimento all’edilizia
minore;
- promuovere le politiche ambientali, definendo anche le aree da destinare a parco, in
riferimento alle zone appenniniche, alle zone fluviali del Fiume Po e agli altri corridoi
eco-fluviali principali.
|