Calendasco e Sarmato 2030: il futuro dei giovani è un bene Comune
Lotta al consumo di plastica monouso e tutela degli alberi, fondamentali per abbattere la Co2 e migliorare la qualità dell’aria.<br />  

Lotta al consumo di plastica monouso tutela degli alberi, fondamentali per abbattere la Co2 e migliorare la qualità dell’aria.
È questo il cuore di "Calendasco e Sarmato verso il 2030", programma di azioni e iniziative elaborato dai Comuni di Calendasco e Sarmato e finanziato dalla Regione nell’ambito del progetto comunitario Shaping fair cities, che punta a promuovere sul territorio gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. È stato presentato in Provincia, alla presenza di una rappresentanza del movimento “Fridays for future” piacentino.
Per quattro mesi, fino a giugno, si svolgerà un ricco calendario di attività di informazione, sensibilizzazione e comunicazione che prenderanno il via domanisabato 22 febbraio al Centro Umberto I di Sarmato (ore 9e30), con un laboratorio sulle buone pratiche d’uso e di riciclo della plastica.
Allo stesso tema sarà dedicata una campagna informativa nei luoghi pubblici dei due paesi, una campagna affissioni, un contest sui social media e lezioni di educazione ambientale rivolte agli studenti. Il 24 aprile, in occasione del 5° Sciopero globale per il clima, tutti gli alunni delle elementari e delle medie riceveranno in dono una borracciagadget ecosostenibile per ridurre il consumo di bottigliette. Altra azione concreta prevista, un corso di lingua italiana per stranieri centrato sulle “Parole della sostenibilità”, quindi declinato sul lessico della raccolta differenziata.
Altro ambito su cui si concentrerà l'attenzione saranno gli alberi, fondamentali per abbattere le emissioni responsabili del cambiamento del clima. Gli alunni delle elementari potranno seguire laboratori di lettura e artistici, quelli delle medie saranno guidati a conoscere le alberature diffuse sul territorio e il contributo che ciascuna fornisce nell'abbattere la concentrazione di anidride carbonica. Un lavoro che permetterà di realizzare una "mappatura" on line del verde pubblico e che terminerà con l'incontro con Roberto Spaggiari, l'imprenditore di Parma che ha piantumato 11 mila alberature per creare una "barriera verde" lungo l'Autostrada del Sole.
 
"Tutte le azioni in programma continueranno anche nei prossimi mesi con progetti concreti per ridurre la produzione di rifiuti, aumentare la raccolta differenziata e tutelare il verde pubblico", affermano Ferrari e Zangrandi.
"Siamo tra i sindaci più giovani della provincia e ci è sembrato un dovere affrontare, fin dall'inizio del nostro mandato, un tema centrale come la lotta ai cambiamenti climatici, da cui dipende il futuro delle prossime generazioni". "Abbiamo ottenuto il finanziamento regionale per farlo, e siamo così entrati a fare parte di una rete che in 8 Paesi europei conta città ben più popolose rispetto ai nostri comuni”, concludono. “Ne siamo orgogliosi e lavoreremo al meglio per dimostrare che anche le comunità più piccole possono dare un contributo per salvare il pianeta".
 
Il progetto comunitario "Shaping fair cities"
Il progetto "Calendasco e Sarmato verso il 2030" è uno dei 14 progetti finanziati dalla Regione in tutta l'Emilia-Romagna, l’unico in provincia di Piacenza. I due enti locali hanno ottenuto un contributo di circa 16 mila euro, grazie ai fondi comunitari del programma “Shaping fair cities” al quale stanno partecipando – oltre a Calendasco e Sarmato – città di 8 Paesi europei - oltre all’Italia, Croazia, Danimarca, Grecia, Polonia, Spagna, Svezia e Polonia – e 2 extraeuropei: Albania e Mozambico.
Per realizzare il progetto, il Comune di Calendasco (capofila) e quello di Sarmato hanno costruito una rete di soggetti attivi sui loro territori e costituita dall’associazione La Ricerca, il Gruppo Fotografico Reparto Agitati, le cooperative L’Arco ed Educarte srl e il Comitato Biblioteca di Calendasco, che hanno contribuito a mettere a punto un programma di azioni concrete che da qui a giugno coinvolgeranno cittadini, studenti, dipendenti pubblici e le comunità di migranti presenti sui due territori.
 

Comunicato del 24/02/2020