Agire in sinergia per contrastare la violenza sulle donne
Istituzioni e associazioni riunite a Palazzo Gotico dal Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne, che ha compiuto dieci anni

“Tutti i dati indicano che il fenomeno della violenza sulle donne si sta aggravando: per intervenire efficacemente su questo fronte è fondamentale lavorare in un’ottica di rete, puntando su percorsi di accompagnamento, di aiuto e di reinserimento”. Così il presidente della Provincia e sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha sintetizzato il senso del convegno dal titolo “Violenza contro le donne: nessun alibi” svoltosi a Palazzo Gotico nel pomeriggio di ieri (mercoledì 24 novembre). 
L’evento è stato fortemente voluto dal Valentina Stragliati, presidente del Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne, giunto al proprio decennale, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne che si celebra il 25 novembre, e accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Piacenza.
Ringraziati relatori e ospiti ed evidenziati alcuni dei più allarmanti dati sui negativi effetti della pandemia da Covid-19 per la condizione personale delle donne e il loro accesso al mercato del lavoro, il presidente Barbieri ha rimarcato l’importanza delle attività svolte dal Tavolo per sensibilizzare l’intera comunità piacentina, come nel caso dell’appuntamento che ha riunito ieri tutte le istituzioni e le associazioni impegnate nel contrasto alla violenza sulle donne.
In qualità di sindaco, Patrizia Barbieri ha ricordato i progetti sostenuti del Comune con l’assessore ai Servizi Sociali e alle Pari Opportunità Federica Sgorbati: per avviare (con il CIPM Emilia-Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) un percorso assistito che prenderà in carico 20 autori di reati con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidiva, per contrastare (con il Centro Antiviolenza) i fenomeni di violenza di genere e di discriminazione su donne in condizioni di fragilità e per sensibilizzare contro le discriminazioni di genere giovani tra 11 e 17 anni attraverso lo sport con l’iniziativa “Giocare alla pari”, cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna.
Il prefetto di Piacenza, Daniela Lupo, ha sottolineato l’importanza della contemporanea presenza a Palazzo Gotico di tutte le forze piacentine attive su questo versante, ricordando il pacchetto di proposte elaborate in queste settimane da cinque Ministeri per rafforzare le iniziative esistenti e le giornate formative sull’educazione finanziaria avviate con la Banca d’Italia e rivolte alle donne per favorirne l’indipendenza economica.
Nell’ambito del quadro normativo di riferimento, il questore Filippo Guglielmino ha ricordato i diversi protocolli attivi (Zeus, Eva e Fenice) in aiuto alle donne vittime di reati e ha posto l’accento sulle iniziative di carattere preventivo tra le quali il cosiddetto “Ammonimento del Questore”, misura (applicata tre volte a Piacenza nel 2021, due volte in più che nel 2020) che - in assenza di denuncia/querela - consente di anticipare la risposta dell’ordinamento giuridico a fronte di situazioni particolarmente delicate per i legami famigliari o affettivi tra soggetto attivo e passivo del reato. 
Il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Abrate ha sottolineato, tra gli aspetti operativi, anche l’importanza del sistema Scudo (applicativo interforze che evidenzia eventuali precedenti interventi nei confronti di vittime di lite o violenza e consente così di monitorare al meglio gli episodi da “codice rosso”: 165 i casi nella nostra provincia) e ha evidenziato l’importanza delle linee di azione volte ad aumentare anche tra i cittadini stranieri la consapevolezza della parità tra uomo e donna.
A chiusura degli interventi istituzionali, e prima degli interventi tecnici, ha preso la parola la presidente del Tavolo provinciale contro la violenza alle donne, la consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità Valentina Stragliati, che ha ringraziato partecipanti e organizzatori dell’appuntamento di Palazzo Gotico e ha elogiato il lavoro svolto dal Tavolo: “Collaborazioni e sinergie attivate in questi dieci anni consentono di parlare di ‘Modello Piacenza’ in relazione al sostegno e al supporto delle donne vittime di violenza, del trattamento degli autori di reato e dei minori vittime di violenza assistita. Guardando al futuro, la diffusione e il rafforzamento della cultura del rispetto dipenderanno molto dal coinvolgimento delle giovani generazioni: dall’incontro di oggi parte un messaggio di unità d’intenti e di speranza”.
Ai relatori - moderati da Nicoletta Bracchi, direttore di Telelibertà e Liberta.it - è giunto anche il saluto del procuratore Capo della Repubblica di Piacenza Grazia Pradella, impossibilitata a intervenire personalmente, mentre il sostituto procuratore Ornella Chicca ha ricordato come molti femminicidi abbiano avuto antecedenti non denunciati e ha citato i dati relativi all’attivazione del Codice Rosso a Piacenza: tra novembre 2020 e novembre 2021, rispetto ai 12 mesi precedenti, sono rimaste pressoché identiche le denunce per stalking (90: erano 89), ma sono aumentati i casi di maltrattamento in famiglia (279: erano 207) e di violenza sessuale (78: erano 45).
Marisella Gatti, presidente della Sezione civile del Tribunale di Piacenza, ha evidenziato la delicatezza del lavoro dei giudici di famiglia, che è ancora maggiore nei casi in cui alle violenze dirette si sommano le violenze assistite dai minori.
Renza Bonini, direttore di Ostetricia e Ginecologia di Ausl Piacenza, ha tracciato un quadro delle mutilazioni genitali femminili, diffuse soprattutto in Africa e Medio Oriente, che comportano gravi rischi fisici (fino alla morte per emorragia) e drammatiche conseguenze psicologiche a lungo termine. Ogni anno circa 10 donne con vari gradi di mutilazione accedono ai servizi Ausl di Piacenza: ha particolarmente colpito i presenti al Gotico il racconto del percorso che ha portato all’intervento di deinfibulazione grazie al quale, nel 2020, una giovane donna africana ha poi potuto partorire spontaneamente.  
Per il Centro Antiviolenza Associazione La Città delle Donne sono intervenute la presidente Donatella Scardi, che ha sintetizzato i 27 anni di lavoro del Centro piacentino (costituito dal 1994), ed Ilaria Egeste, che ha sottolineato come ascolto e accoglienza creino spazio e tempo mentale che sono spesso necessari alle donne vittime di reati per decidere di denunciare quanto subìto.
Glenda Marafante di CIPM Emilia ha illustrato il progetto “Disegnare buone relazioni: conoscere e contrastare discriminazioni e violenza di genere per costruire il rispetto”, che ha visto la partecipazione di un centinaio di studenti: è stato proiettato, dopo la presentazione daparte di due delle giovani autrici, il video dell’allora III D dell’I.C. Gandhi che tra 2020 e 2021 aveva raccolto il maggior numero di like durante la divulgazione - tramite la pagina Piacenza Memes - degli elaborati realizzati.
Proprio le collaborazioni sviluppate con il CIPM sono state illustrate da Maria Gabriella Lusi, direttore della Casa circondariale di Piacenza: Progetto APRI, Progetto Re-Start e Progetto TRA.MA.RE sono caratterizzati da attività, rivolte ai maltrattanti in esecuzione pena, che mirano a favorire il cambiamento personale e la riduzione della recidiva.
Maria Cristina Meloni, presidente dell’associazione Tutela, ha relazionato sul progetto I connect with you, con cui è stato stilato il protocollo La Fenice con la Questura, e sul delicato tema della violenza assistita, evidenziando i rischi ad essa connessi di trasmissione intergenerazionale dei comportamenti violenti.
Alessandra Volpe, rappresentante del Soroptimist Club Piacenza presso il Tavolo Provinciale, ha offerto un quadro sull’allestimento, in collaborazione con le istituzioni, della Stanza tutta per sé presso il Comando dei Carabinieri (sono circa 200 in Italia) e dell’Aula di ascolto protetto per Minori presso la Procura della Repubblica (80 in Italia), e ha ricordato la campagna Orange The World. 
Il convegno del Gotico è stata anche la prima occasione per un saluto pubblico ai nuovi Consiglieri di parità della Provincia di Piacenza, Francesco Maria Piva e Venera Tomarchio, nominati ufficialmente dal Ministero lo scorso 14 ottobre.
Presenti, nel pubblico, anche una decina di ragazze e ragazzi della Casa del Fanciullo.
Nei prossimi giorni sarà pubblicata sul sito della Provincia di Piacenza la registrazione integrale dell’evento, che sarà trasmessa alle 21 di domani sera (venerdì 26) da Telelibertà.
 

(Le foto di questo articolo sono di Mauro Del Papa)


Comunicato del 25/11/2021

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