Inaugurata oggi la “nuova” Provinciale n. 65 di Caldarola: addio a una delle ultime due strade di competenza rimaste in ghiaia
L’importo complessivo dell’intervento, realizzato nel territorio comunale di Piozzano, è di 800mila euro: consolidati e asfaltati circa 4 km, ripresa la pavimentazione per ulteriori 3 km

L’odierno sopralluogo di inaugurazione della “nuova” Strada Provinciale n. 65 di Caldarola, a conclusione dei lavori realizzati dalla Provincia nel territorio comunale di Piozzano, segna un momento particolarmente significativo.
L’Ente di Corso Garibaldi ha consolidato e asfaltato circa km 4 di strada ed ha ripreso la pavimentazione per ulteriori 3 km: l’importo complessivo dell’intervento, che era stato inserito nell'annualità 2021 del Programma triennale dei Lavori Pubblici 2021-2023, è di 800mila euro.
Il territorio dà così l’addio a una delle ultime due strade di competenza della Provincia che erano rimaste, fino ad oggi, con fondo di materiale sciolto (ghiaia). Resta ancora “bianco” solo un tratto (Mareto-Sassi Aguzzi) della Strada Provinciale n. 57 dell’Aserei, ma non per molto: i lavori di pavimentazione in conglomerato bituminoso sono già previsti nella programmazione 2022-2024.
Prima del taglio del nastro, compiuto proprio lungo la S.P. n. 65, la cerimonia di inaugurazione dell’attesa novità viabilistica è iniziata con i saluti istituzionali ospitati dalla Sala Consiglio del Comune di Piozzano.
Li ha aperti il sindaco di Piozzano, Lorenzo Burgazzoli: “Ringrazio la Provincia per l’intervento realizzato lungo questo tratto di Provinciale 65, che era atteso da tanti anni: il salto di qualità garantito dall’asfaltatura rivestirà una notevole importanza per il nostro Comune, per i residenti e per tutte le attività della zona”.
Il vicepresidente della Provincia Franco Albertini, sindaco del Comune di Alta Val Tidone, ha sottolineato che “Un intervento da 800mila euro è importante soprattutto nel contesto collina-montagna, in quanto purtroppo le risorse a disposizione non sempre sono sufficienti. È da ascrivere all’Amministrazione di Patrizia Barbieri il merito per questo intervento, inserito nell'annualità 2021 del Programma triennale dei Lavori Pubblici 2021-2023, che è stato ultimato in tempi rapidi grazie all’ottimo lavoro di squadra svolto dal direttore generale Silva, dal dirigente del Servizio Viabilità Marenghi e da tutto il personale tecnico. Sono emozionato perché, come sindaco di un Comune di montagna, comprendo quale rilievo abbiano le vie di collegamento con la pianura e tra le valli: ogni tassello è importante, se vogliamo davvero combattere lo spopolamento e l’impoverimento dei nostri territori”.
Il presidente uscente della Provincia, Patrizia Barbieri, ha esordito ringraziando “Per questo invito non dovuto” e ha ricordato che “A quest’opera tenevamo tanto, perché era attesa da decenni: è stata finalmente realizzata grazie all’efficienza dell’Ente nelle scelte strategiche, nella programmazione e nella ottimale realizzazione di quanto deciso. Tutti i sindaci, che sono parte fondamentale della Provincia come ‘Casa dei Comuni’, hanno dimostrato grande senso di responsabilità nel fare un ragionamento di territorio e nel condividere la scelta di destinare risorse economiche significative alle strade di collina e di montagna, la cui importanza va ben oltre al mero numero di passaggi di veicoli”.
“Tutte le Strade Provinciali - ha concordato l’assessore Roberto Barocelli -hanno uguale dignità: il merito di questa Amministrazione è stato nell’aver finanziato e nell’aver svolto a regola d’arte un intervento che è importante per le attività agricole della zona e perché la Provinciale n. 65 collega Val Trebbia e Val Luretta e parte della Val Tidone”.
Per fornire ulteriori dettagli dell’intervento ha preso la parola Davide Marenghi, dirigente del Servizio “Viabilità” che era accompagnato dai tecnici coinvolti nei lavori.
Erano presenti anche il direttore generale della Provincia Vittorio Silva e Alberto Boccenti in rappresentanza dell’impresa Boccenti, subappaltrice della ditta affidataria Cogestra s.r.l. di Parma.

Comunicato del 07/07/2022